
Vasco, il cantautore famoso con un nonno partigiano comunista poteva starsene lì a guardare la protesta guidata dall’ex Generale dei Carabinieri Pappalardo senza fare niente?
Lui poi che per l’arma non ha mai nutrito particolare simpatia soprattutto quando da giovane lo pizzicavano strafatto e con un sacco di “roba” addosso e non solo per uso personale.
Era il 21 aprile 1984 quando Vasco Rossi fu arrestato per la prima volta per detenzione e spaccio di droga a Bologna. La rockstar di Zocca venne così portato nel carcere di Pesaro dove fu interrogato dai due magistrati di Ancona, il giudice istruttore Arcieri e il sostituto D’ Aprile.
Viene data disposizione anche per una perquisizione a casa sua, un capannone nella zona industriale di Casalecchio di Reno dove vengono ritrovate ingenti quantità di cocaina. Viene portato successivamente nel carcere di “Rocca Costanza” a Pesaro dove resterà in carcere 22 giorni di cui 5 in isolamento perché aveva dato in escandescenze.
Quattro anni dopo, esattamente il 5 gennaio 1988 Vasco viene nuovamente arrestato perché fermato sull’autostrada vicino Rimini mentre guidava la sua grossa Bmw in stato di ebbrezza e a velocità sostenuta. La rockstar tenta la fuga, ma viene bloccato da un’altra pattuglia dei carabinieri giunta a rinforzo della prima. Viene trovato ancora in possesso di cocaina, nella macchina vengono rinvenuti uno sfollagente e una pistola. Ottiene dopo mesi di carcere la libertà provvisoria ed esce dal carcere di Rimini.
Ora, al di là di qualche bella canzone che può aver fatto, é noto che Vasco sia sempre stato il
classico tipo fulminato. E uno come lui, secondo voi, quale esempio avrebbe potuto riportare sul suo Instagram se non quello di un altro fulminato del giornalismo?
Vasco attacca Pappalardo facendo riferimento a quanto scritto dal Kompagno Scanzi del Fatto Quotidiano. Ne riutilizza il testo, perché Vasco il massimo dei pensieri di senso compiuto che sa generare sono: “siiiii” – “va beh” – “siamo qui” – “che cosa vuoi da me” – “siamo lì”, “ehhhh”, oppure “aaaaah” ma soprattutto “vado al massimo”. 😂😂😂
Dai, su, ammettiamolo. 😅😅😅
Il Generale Pappalardo invece compone sinfonie, tutt’altra musica, decisamente d’altro spessore, vi basti ascoltare “vita nova” concerto da brivido dove spicca la voce meravigliosa di Antonella Ruggiero per comprendere l’abisso che c’è di mezzo tra i due nonnini pensionati.
Ed infatti il Generale replica in un video poi censurato dal solito regime del governo della paura definendo Vasco “una nullità”, uno di cui la storia non avrà memoria.
Chissà, forse é vero, soprattutto oggi che la maggior parte dei suoi fan, quelli di Vasco intendo, sono passati a miglior vita grazie allo iatrogenocidio di un governo folle che a sua volta ha seguito la follia di un comitato scientifico altrettanto più interessato al business vaccinale che alla salute degli italiani. Il tutto sostenuto con la complicità criminale di quei cazzari pennivendoli che sono l’humus nutriente dell’informazione di regime che ha i giorni contati.
Forse gli stessi giorni contati che hanno i loro culi secchi. 😋
Un caro saluto a Scanzi, che personalmente adoro. A casa ritaglio spesso i suoi articoli del Fatto Quotidiano, sono utili in campagna quando scappa la cacca. 😜😜😜
Farei altrettanto con gli articoli di David Puente, ma lui in cartaceo non lo vedremo mai. 😌😌😌
Italia Moli
#IoSonoItalia🇮🇹
complimenti per l’articolo è molto bello, su Scanzi sono d’accordo con te i suoi articoli sono ottimi come sostituto della carta igienica
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Grazie Ingauno. Lo apprezzo.
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Italia grazie sei veramente gentile
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