Ho notato questa simpatica signora, tale Maria Assunta Tedesco che mi ha scritto tra i mille commenti e proprio sotto al post dove dicevo che con mia sorella eravamo andate a provare a cercare un lavoro alle serre. Ecco il mio post su Facebook:

Ed ecco cosa la signora ha scritto e la mia istantanea risposta alla quale però non ha più replicato:

La signora Maria Assunta Tedesco per questo mio post e forse per il notevole successo che ha riscosso, vorrebbe tanto farmi chiudermi la pagina. Sicuramente avrà già segnalato a Facebook il post per incitamento all’odio. Mica si é posta il problema che forse ho scritto quel post proprio perché vivo una situazione di vero bisogno; che se io ho scritto di aver bisogno é solo perché come molti altri italiani che in questo periodo di coronavirus e lockdown si sono visti azzerare le entrate in famiglia, ha fame.
Ecco cara signora Tedesco, mi legga bene, IO HO FAME! L’ho detto, lo sottoscrivo e non mi vergogno di dire che HO FAME!
Ho fame perché mio padre é una partita Iva che ancora aspetta la miseria di quei 600 euro offerti da Conte e dal Governo della paura che mentre regolarizza il lavoro degli stranieri, nel contempo, mette in croce gli italiani che producono e lavorano oonestamente. Ho fame perché mia madre a 36 anni, da mesi manda in giro curriculum per riceve come risposta che é troppo avanti d’età per quel lavoro da apprendista. Il fatto é che c’è solo lavoro da apprendista in giro e se ti prendono nelle cooperative vieni sottopagata e sfruttata. Ma fosse per mia mamma accetterebbe anche di farsi sfruttare pur di mettere il piatto in tavola alla sua famiglia. Lei dubito sappia cosa voglia dire avere le artrosi nelle mani a 36 anni perché sbancalava quintali di carne dalle celle frigorifere al mercato della carne coperto e poi ti facevano lavare centinaia di vassoio a mani nude, con l’acqua gelata quando fuori c’erano -5 di temperatura.
Ho fame cara Signora perché la mia famiglia ultimamente si sostenta solo e grazie a qualche mascherina venduta che io e mia sorella ci siamo inventate nel periodo di crisi e a qualche donazione di alcuni miei cari amici che hanno il cuore grande come una casa! Persone alle quali non mi basterà questa vita per ringraziarle.
Mascherine cara Signora, certo, mascherine alternative che permettono alle persone di respirare meglio e che portano il pane in altre 8 famiglie attualmente impegnate nella loro produzione. Portano il pane grazie all’idea mia e di mia sorella di farle cucire da madri di famiglie che come la mia sono in difficoltà. E speriamo di darne via tante di mascherine perché ogni mascherina venduta porta qualche euro a casa di chi ne ha veramente bisogno.
Mi dica se mi devo vergognare di questo! Mi dica se mi devo vergognare di ciò che in tempi di coronavirus, quando nemmeno si poteva mettere il naso fuori di casa, ho pensato a come trovare una piccola soluzione per la mia famiglia e altre creando un progetto sociale.
Oppure Signora Tedesco mi dica se mi devo vergognare perché oltre ai miei impegni e al volontariato che già faccio mi cerco un lavoretto IN NERO perché vorrei tanto aiutare mio padre e mia madre! Del resto tra i mille altri diritti a noi giovani avete negato anche la scuola. O forse dovrei frequentare quella farsa di scuola fatta online? No grazie, preferisco trovare altre soluzioni.
E badi cara Signora che il lavoro lo cerco IN NERO perché non ho altre alternative sa? Perché a quasi 16 e 17 anni a noi giovani é negato lavorare se non gratuitamente negli stage dove veniamo sfruttati da qualche tizio rinomato oltre che favorito dalle scuole pubbliche perchè amico dell’amico e dell’amico ancora. A noi giovani di questa stupida età é preclusa ogni attività lavorativa retribuita nonostante abbiamo le braccia buone.
Eppure mangiamo come gli altri, ABBIAMO FAME e bisogno come tutti gli altri, sapremmo lavorare come gli altri e indipendentemente dal colore della pelle che uno ha.
E mi perdoni cara Signora se cerco di pesare il meno possibile sulla mia famiglia già in enorme difficoltà!
Le chiedo scusa se ho sufficiente umiltà da volermi sporcare le mani con la terra di questa nostra amata nazione.
Mi perdoni se non penso solo a rifarmi le unghie o a bucarmi il corpo con mille piercing, a tatuarmi o a farmi cresce i rasta tra i capelli.
Cosa vuole mai, sono una ragazza semplice, di periferia, sono una di quelle che puzza di campagna, di fieno e di terra. Una semplice ragazza che lei forse dalla sua agiatezza non può capire né comprendere.
Sarà anche perché sono una che ha fame che capisco meglio la mia gente. Sarà perché ho fame che riesco anche a dirle quello che le va detto. E le auguro vivamente di vergognarsi cara Signora, perché vede, dubito addirittura che una persona come lei ne sia capace.
Faccia una bella segnalazione per istigazione all’odio e al razzismo, mi raccomando e se può, aggiunga che sono una modesta figlia di questo paese, una di quelle che HA FAME!
Si ricordi però che segnalando quella piccola paginetta lei toglierà il pane da tavola non solo a me, ma ad altre Famiglie che lei non avrà mai la fortuna di conoscere, nemmeno nelle lacrime che versano ogni santo giorno.
Italia Moli
La Sà
#NoiSiamoItalia🇮🇹