NULLA SARÀ PIÙ CIÒ CHE ERA PRIMA. IL DANNO PSICOLOGICO É IRREPARABILE.

Questo pezzo che scrivo di prima mattina é il risultato dell’ennesima notte insonne. Si, perché io, figlia di un imprenditore che ha detto – “basta, non si può più pensare di fare impresa in questo paese e a queste condizioni” – credetemi, ho una visione molto reale del problema.

Io non sono figlia di famiglia benestante, non sono figlia di gente con centinaia di migliaia di euro in banca che può permettersi di stare mesi senza lavorare perché avrà sempre lo sportello bancomat ben disposto ad erogare le 500 euro che servono per sopravvivere alla settimana. A noi oggi, le 500 euro servono per sopravvivere al mese, anzi, fino al prossimo DPCM Conte.

Non sono nemmeno figlia di un impiegato statale, della maestra o del professore, non sono figlia dell’impiegato comunale, né del bancario, o dell’impiegata delle poste. Non sono figlia del senatore o del deputato, né dell’impiegato dell’agenzia delle Entrate o del bancario io!

Questa gente può ringraziare a gran voce il governo Conte, e sarà pronta a votarli alle prossime elezioni, se mai ce ne saranno ancora “di elezioni”.

Si sono fatti una vacanza di tre mesi, interamente retribuiti grazie alle tasse versate da chi oggi muore dimenticato al proprio destino perché rientra nelle partite iva, in quella categoria che da quelli che citavo prima viene definita come categoria di “evasori incalliti”.

Godetevi questa vacanza signori dipendenti del settore pubblico, l’ultima gentilmente offerta, ma non dal Governo Conte, non dal PD, non dal M5S. Godetevela grazie a noi e alle nostre famiglie di imprenditori che sono sempre state spremute come limoni per garantirvi lo stipendio, le ferie, la tredicesima, la quattordicesima, l’infortunio, la malattia.

Cose di cui noi che produciamo, noi artefici del cosiddetto PIL, non abbiamo mai potuto godere né conoscere.

Godete e godetevi gli ultimi giorni di questa vita da campioni di ipocrisia, perché la vacca non solo si é smagrita, ma é in agonia, prossima ad esalare l’ultimo respiro.

E a quel punto, quando questa vacca che avete prosciugato di ogni sostanza sarà definitivamente morta, vi resterà solo la sedia dove posavate il vostro lardoso culo.

Voi, che non avete mai saputo fare altro se non rompere l’anima e complicare la vita a chi lavora e produce, diventerete vittime della vostra stessa ipocrisia. E sarà dura per voi che non conoscete il sacrificio. Sarà tremendo per voi che non sapete cos’è la vera rinuncia. Ma imparerete molto in fretta, vedrete. La miseria e la fame, sanno insegnare meglio dei migliori accademici delle università.

Il nostro intero mondo come lo conosciamo oggi non esisterà mai più, questo ficcatevelo bene in testa tutti, sia che siate imprenditori, sia che siate zecche di questo sistema marcio e corrotto che io definisco macchina pubblica.

Non esisterà più per un semplice motivo, perché il danno psicologico che si é deliberatamente creato con la campagna del terrore fomentata dal mainstream é irreparabile. Ciò che era un probabile obiettivo politico che qualcuno si era premurato di raggiungere con questa guerra strutturata e riconosciuta come “bioterrorismo”, ha superato di gran lunga il punto di non ritorno e gli si ripercuoterà presto contro come un boomerang catastrofico.

Parlo della politica in generale, parlo di destra e sinistra senza alcuna distinzione perché dal mio punto di vista sono tutti complici di questa immane porcata. Solo chi é totalmente idiota non ha ancora preso le distanze da questa porcheria immonda che qualcuno ha ancora il coraggio di definire politica.

La politica di oggi é qualcosa di osceno a cui ancora oggi assistiamo e vediamo manifestarsi in quel luogo che metaforicamente appare più come il ventre flaccido e ricolmo di vermi di una carogna che ipocritamente chiamiamo parlamento. Ma in quel luogo, non v’è più traccia di politica da parecchio tempo. C’è solo una sorta di “fiction televisiva” dove attori nemmeno poi troppo capaci, interpretano personaggi che sarebbero buoni solo per un film dell’orrore.

Connivenza, complicità, corruzione, falsità, menzogna, mi fanno veramente vomitare tutti quanti compresi quelli in cui avevo creduto e per i quali mi ero anche battuta in passato.

Io guardo alla politica per quello che mi é stato insegnato essere la politica. Per me la politica é uno strumento che deve essere usato in funzione della gente, per difendere e servire la gente, per sostenere e raggiungere il benessere collettivo.

Non deve essere uno strumento coercitivo o di plagio di massa come da decenni si sta utilizzando.

Non deve essere ridotto ad un teatrino per distruggere sogni e far sprofondare le speranze collettive nella disperazione come sta avvenendo oggi. Non deve poi soprattutto essere utilizzata in modo criminale per neutralizzare le menti, le libertà di pensiero arrecando danni psicologici che portano verso circoli viziosi dove l’ossessione del contagio diventa padrona della mente e ne uccide il corpo.

Negare le speranze, distruggere le identità di un popolo, peggio se le identità lavorative, significa denaturarlo, defraudarlo del proprio diritto di esistere, vivere e riconoscersi. Contagiarlo non col coronavirus, ma col malessere e la paura come si é fatto, significa distruggerlo nell’anima, nel proprio spirito oltre che nella salute. E un popolo distrutto nello spirito non riparte, inutile sperare che si rialzi.

Non ci sarà alcuna ripresa, anche perché si é ben capito che nella politica contemporanea nessuno ha interesse in una ripresa in questo paese. Loro vogliono distruggere noi e il nostro paese.

Ho saputo che molti presto faranno uno sciopero fiscale, so che ne troveranno il coraggio per la disperazione, ma dentro di loro, molti altri, non sono ancora pronti a sacrificare tutto ciò hanno e che per una vita hanno costruito. Il fatto é che a nulla servirà tentare di proteggerlo, a nulla servirà difendere il proprio orticello, sarà una reazione a catena, un effetto domino che distruggerà milioni di aziende una dopo l’altra e che sono concatenate e vitali per la reciproca esistenza. Il circuito di mercato é compromesso, la gente terrorizzata e per nulla incline a fidarsi del prossimo. Vero anche che chi inizierà per primo verrà presto distrutto dal fisco, perché a nessuno di quel palazzo importerà se oggi non lavoriamo o non produciamo. Loro in soldi li vogliono lo stesso perché devono mantenere la macchina pubblica e fare arrivare puntuale lo stipendio. Ecco perché credo che i ravvedimenti operosi che si intendono adottare come escamotage, non serviranno a nulla. Saranno tutti e solo considerati come volgari evasori. La macchina del fisco e i suoi tirapiedi privi di scrupoli, i così detti sciacalli stipendiati dal governo della paura faranno presto razzia delle carcasse di quegli imprenditori, di ciò che rimane loro e che può essere pignorato e rivenduto al migliore offerente. E credetemi che ci sono fior di investitori, veri e propri avvoltoi pronti ad arrivare e fare razzia con pochi spicci del lavoro e delle fatiche di una vita di questi disgraziati. In primis proprio i cinesi che con le loro belle valigette di euro stampati in Cina vi compreranno capannoni e macchinari con poche migliaia di euro. Secondo i tedeschi.

Oppure vi credevate che la “via della seta” servisse ad altro e pensavate che la Merkel flirtasse con Conte sussurrandogli nelle orecchie parole d’affetto per voi?

Sono pronti a comprarvi e mantenervi a tutti quanti con un miserabile sussidio gentilmente offerto grazie alla cittadinanza. Una cittadinanza riconosciuta per puro senso caritatevole da parte loro. Perché sarà pur vero che si cibano delle cose più immonde che si possano immaginare, ma loro sanno e possono stampare moneta, cosa che a noi è precluso fare.

E a quel punto, quando saranno loro i veri padroni di questo paese, tanta burocrazia non servirà più. La macchina pubblica sarà cosa obsoleta e chi oggi se la ride e se la gode delle disgrazie altrui, chi nel frattempo si sarà creduto più furbo di tutti gli altri, sarà equiparato a tutti gli altri 60 milioni di morti di fame che un tempo dicevano ancora con un filo d’orgoglio “Prima gli italiani”. Saranno solo le maestranze ad avere un valore professionale almeno temporaneo. Sarà chi sa ancora insegnare un mestiere che possa definirsi “Made in Italy” ad essere sfruttato per un poco fino a quando non si sarà appreso e non servirà più, poi verrà gettato via, come un vecchio cacciavite spuntato non più buono per assolvere al proprio compito.

Lo stesso scenario politico di oggi cambierà.

Spariranno le frammentazioni partitiche, si divideranno in massimo due raggruppamenti partitici, dove uno rappresenterà una finzione di opposizione a quello dominante. E li rimpiangerete quanto di peggio potevate maledire, compreso il brutto e cattivo ventennio fascista, leggi razziali comprese. Maledirete voi stessi e la vostra inettitudine. Maledirete i vostri stessi figli perché comprenderete che nel frattempo avrete messo al mondo dei perfetti incapaci, ideologicamente conformati, farmacolizzati grazie alle decine di vaccinazioni che vi hanno insegnato a fargli. Questa massa di buoni a nulla saranno tutti impreparati ad ogni tipo di scenario di guerriglia urbana o rivolta perché li avrete addestrati ai gessetti colorati, agli unicorni, alle bandierine arcobaleno con su scritto “PACE AND LOVE”. Saremo invasi, corrotti nei costumi, disintegrati nelle vostre tradizioni e credo religioso. Con la vostra meravigliosa costituzione se ne puliranno il culo! A parte che già lo fanno!

Sarete forse pronti a quel punto ad opporvi all’assurdità che vi travolgerà tanto da essere ben disposti a trasformavi in quegli evasori che prima condannavate. Cercherete ogni stratagemma possibile per fuggire e sfuggire al controllo dello nuovo regime totalitario, una sorta di grande fratello che vi osserverà con droni e micro chip, che controllerà le vostre vite e vi impedirà di fare qualsiasi cosa. Ma non temete, la contromossa sarà peggio di quanto immaginate.

“Si farà sí che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, venga posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte,

In modo che nessuno possa comperare o vendere, se non chi sia stato marchiato col nome della bestia o il numero del suo nome”.

Qualcuno di voi conoscerà queste frasi, so che le avrà già lette da qualche parte e comprenderà anche a cosa alludono. Parlo di chi ha conservato in cuore un briciolo di fede cristiana, non di chi s’é già perso nel proprio cammino e si é illuso d’essere nel giusto ponendo se stesso al centro dell’universo. Sarà proprio colui che ha commesso un questo errore a pagare di più degli altri perché non avrà luogo spirituale ove trovare un piccolo rifugio. Sarà anche colui che si trasformerà in bestia nel momento più duro per il popolo, sarà colui pronto a tradire i propri fratelli di sangue, a venderli e colpirli alle spalle da buon partigiano come i suoi avi fecero un tempo.

Quando anche il contante, inteso come certa moneta, verrà ritirato, lo sconforto si tramuterà in vera disperazione. Il caos riempirà le strade e la follia diventerà il primo vero segno che il tempo é giunto per fare un “reset” totale del nostro sistema di vita e di esistenza. Lì comprenderemo che nemmeno la vita ha più valore né merita di essere vissuta a quelle condizioni imposte e saremo pronti a perderla combattendo la tirannia che nel frattempo avrà invaso il nostro paese e forse il mondo intero.

Uomini e donne di intelletto saranno pronti a guidare le rivolte in nome di un ideale comune, di un bisogno comune, in nome di un bene sociale condiviso dalle varie fazioni.

Giungerà anche il tempo in cui si avrà soddisfazione e i colpevoli saranno puniti ed i loro cadaveri compresi quelli dei loro complici saranno esposti al pubblico ludibrio. Molto di quello che vediamo oggi sarà azzerato perché chi ancora possiede qualcosa potrebbe trovare più soddisfazione nel distruggerlo piuttosto che vederselo derubato dai curatori fallimentari pronti a sottrarlo per i debiti accumulati.

Dovremo ricostruite tutto da capo, dalle stesse macerie, studiando un nuovo sistema per vivere insieme, in pace e serenità, civilmente e dimenticandoci col tempo ciò che siamo stati, ciò in cui abbiamo errato nei secoli dei secoli.

E abbiate fede, alla fine, i prescelti dal popolo, figure validissime e di piena fiducia, commetteranno gli stessi medesimi errori commessi dai prescelti di ieri. Perché é nella nostra natura umana essere parassiti gli uni degli altri.

É nella nostra natura prevaricare e sottomettere i nostri simili.

É nella nostra natura tarata essere buoni ad apprendere il senso della vita solo quando esaliamo l’ultimo respiro, solo lì comprendiamo quanto inutilmente abbiamo speso la nostra intera esistenza rincorrendo il nulla, quel nulla che comprendiamo solo quando chiudiamo gli occhi per sempre.

Siamo fatti così. Siamo umanamente distruttivi.

Italia Moli

#IoSonoItalia🇮🇹

2 pensieri riguardo “NULLA SARÀ PIÙ CIÒ CHE ERA PRIMA. IL DANNO PSICOLOGICO É IRREPARABILE.

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