Come per Sergio Ramelli (Video) a Milano si ripete l’orrore generato dall’odio antifascista. Padova si macchia del sangue dei giovani di questo paese, quelli che pretendono la libertà, un futuro diverso da quello che la sinistra avrebbe imposto a noi tutti. Li cercavano, sapevano qual’era il baretto che frequentavano e li hanno trovati all’una di notte. Erano in 15 gli antifascisti del centro sociale che si sono introdotti nel locale e hanno aggredito dapprima l’ex consigliere comunale della Lega Nicolò Calore e poi Alberto Bortoluzzi un altro ragazzo simpatizzante di destra che nel tentativo di aiutare l’amico si è ritrovato in breve a perdere sangue a fiotti perché gli avevano squarciato un orecchio con una bottiglia rotta. C’era anche la fidanzata che ha tentato invano di invitarli a demordere dal loro intento violento. E’ stata dapprima spintonata, poi bloccata contro un muro con un braccio spinto sul collo, palpeggiata da alcuni di quegli aggressori che le hanno detto ad un palmo dal naso:
“zitta tu puttana dei fascisti, per questa ti va bene, ma attenta a girare in città perché sappiamo chi sei e dove trovarti”.
I due ragazzi tentano di difendersi, fisicamente sono anche prestanti, ma la furia e l’odio degli antifascisti del centro sociale è irrefrenabile oltre che accentuata dall’uso di sostanze stupefacenti. Anche alcune ragazze erano fra loro e non da meno si sono scagliate con lo stesso odio e la stessa rabbia contro quei due ragazzi che per loro erano perfetti sconosciuti. Gli erano solo stati segnalati ed evidentemente per tal motivo urlavano nel locale “Fascisti, Fascisti, Fascisti!!!”
Il gestore del locale si visto distruggere il locale e il frutto dei suoi sacrifici nell’arco di pochi istanti. C’erano sedie che volavano, tavoli ribaltati, bottiglie e bicchieri rotti ovunque. Tempestiva la sua chiamata delle forze dell’ordine che sono arrivate immediatamente. L’arrivo delle volanti ha messo in fuga gli aggressori e la questura in base ai racconti e alle descrizioni è già sulle loro tracce.
Ecco quale insegnamento hanno avuto i giovani italiani dall’indottrinamento antifascista. Ecco perché continuo a ripetere che le varie associazioni come l’ANPI che entrano nelle scuole fomentando odio e raccontando menzogne ai giovani dovrebbero essere abolite e definitivamente chiuse. Perché se capitano queste cose, se si stimola l’odio fra i giovani, i risultati poi non potranno mai essere diversi da forme di violenza gratuita come queste. Eccoli i valori del 25 aprile, i valori di quella ipocrita e falsa resistenza che nuovamente ai giorni nostri, come nel dopoguerra, dimostrano la stessa dinamica folle e disumana. Ecco la vergogna dell’antifascismo che arriva a giustificare la violenza in ogni sua espressione, in un bar come in un corteo antifascista dove a Padova come in altri luoghi si è arrivati ad utilizzare i bambini come scudi umani per le cariche contro la polizia incuranti dell’esempio che si sta dando a quei bambini. Se ad un bambino insegni che l’odio è giusto, in futuro avremo un adulto violento che sa solo odiare.
Un odio al quale tutte le persone di buonsenso si dovrebbero opporre con fermezza e determinazione perché quell’odio volutamente e intenzionalmente indotto, mina fortemente ogni concetto di civiltà nel nostro paese oltre che di democrazia. Chiudere i centri sociali è un dovere civile oltre che morale, ma non basta, ci vogliono anche pene esemplari per tutti coloro che schiavi di un’ideologia si trasformano in bestie assetate di sangue e violenza.
Di altri morti come Sergio Ramelli non ne vogliamo! L’Italia non si può permettere un’altra vergogna del genere!
#IoSonoItalia🇮🇹
E questi sarebbero eredi dei liberatori dell’Italia…figli di infami assassini e stupratori..il DNA è sempre quello!!!
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Chiudere i centri sociali, individuare i responsabili del pestaggio e farli marcire in galera finché non rinsaviscono, sempre ammesso che me siano capaci. Bisogna agire subito !!
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