Mattarella al Quirinale ricevendo gli ex-combattenti avrebbe detto queste parole: “I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere
come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo risorgimento. Conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell’Europa che coinvolgono popoli a noi vicini. Domani in moltissime località verranno ricordati le donne e gli uomini, i civili e i militari, i sacerdoti che contribuirono al riscatto del nostro Paese”. Avrebbe inoltre inserito una sorta di minaccia nella sua frase conclusiva, un chiaro avvertimento indirizzato a tutti i revisionisti storici del nostro paese e a tutti coloro che stanno impegnando la loro esistenza per ricostruire quella verità taciuta per oltre 70 anni grazie alla sinistra: “LA STORIA NON VERRA’ RISCRITTA!”

NEL CONTEMPO A MILANO ARRIVA UNO STRISCIONE SCOMODO
“ONORE A MUSSOLINI”. Questo il testo dell’enorme striscione apparso ieri in piazzale Loreto, luogo che per gli antifascisti rappresenta simbolo della Resistenza. Si ripetono anche i saluti romani all’urlo ‘presente’, di alcuni ragazzi manifestanti.
A Milano, terra rossa amministrata da Sala, dove non hai nemmeno più interesse a sporgere denuncia se ti scippano o ti aggrediscono per strada. Dove non trovi alcun aiuto
se orde di immigrati irregolari ti occupano la casa mentre stai facendo la spesa o sei ricoverato in ospedale, se però tiri fuori uno striscione con scritto “ONORE A MUSSOLINI”, stai pur certo che scateni il finimondo. Subito sono scattate le indagini della Digos di Milano coordinate addirittura con quelle di Roma. Per l’occasione è stato interessato addirittura il pool antiterrorismo milanese guidato da Alberto Nobili, che hanno portato all’immediata
identificazione dei coordinatori e dei manifestanti tutti. Sequestrato anche lo striscione. Mancava solo il nucleo artificieri per sventare l’attentato terroristico. Cose da pazzi che solo la sinistra può concepire nella propria intrinseca imbecillità. Ma statene certi che se quei manifestanti avessero avuto addosso zaini esplosivi e avessero urlato Allah hu Akbar, a Milano sarebbero stati considerati certamente meno pericolosi e qualche Radical Chic si sarebbe già destreggiato col suo politicamente corretto nel difenderli in qualche salotto buono del solito talk show.


Fatto sta che la pericolosissima azione fascista così è stata smantellata nonostante la stessa Cassazione di Milano abbia in più occasioni ricordato che il saluto romano in occasioni commemorative è legittimo e giusto oltre che tutelato dall’Art. 21 della nostra Costituzione. Costituzione che non è affatto ANTIFASCISTA come sostiene qualche sinistrato rincoglionito che evidentemente manco s’è preso la briga di consultarla come invece ho fatto io.
Il vero problema però a mio avviso è un altro. La menzogna della resistenza e della Liberazione italiana sostenuta dalle associazioni antifasciste si sta anno dopo anno sgretolando. L’Italia e gli italiani, grazie alla rete, oggi sono più informati. Il revisionismo storico poi grazie ad autori del calibro di Giampaolo Pansa e Gianfranco Stella ha fatto passi da giganti restituendo all’Italia quella verità storica che per oltre
70 anni era stata intenzionalmente censurata. Mattarella in modo categorico tenta di rincuorare gli ex-combattenti dicendo loro: “la storia non verrà riscritta”, ma la realtà è che nemmeno Mattarella può nulla contro la necessità che gli italiani sentono di vedere finalmente legittimata la verità storica del proprio paese. Piazzale Loreto, molto presto, non sarà più il simbolo della resistenza partigiana. Quella piazza nei prossimi anni verrà ricordata per ciò che è stata veramente, ossia il teatro della più bassa macelleria messicana, una macchia di vergogna che segna in modo indelebile l’umanità del nostro paese. Così la definì Ferruccio Parri, così la definì Feltrinelli, così la definisce oggi Pansa.

I VERI MARTIRI DI PIAZZALE LORETO FURONO MUSSOLINI E LA PETACCI.
I veri martiri di Piazzale Loreto furono dunque Mussolini e la Petacci che non c’entrava
nulla se non per un sentimento che la legava ad un uomo che amava profondamente. Loro furono assassinati prima senza un giusto processo e poi esposti al pubblico ludibrio. Martiri non furono di certo i 15 partigiani esposti in Piazzale Loreto come vorrebbe la storia antifascista. Quelli erano infatti criminali giustamente giustiziati in base ai diritti istituzionali e alla convenzione dell’aja 1899 e della convenzione di Ginevra in quanto figure combattenti illegittime. I Loro cadaveri avrebbero dovuto se mai servire da monito per tutte le formazioni partigiane a non compiere più attentati nei confronti dei tedeschi e soprattutto stragi nei confronti di civili al fine di riversare ulteriore odio della popolazione civile nei confronti degli alleati tedeschi.

NELLE PROSSIMO ARTICOLO LA VERITA’ DI CIO’ CHE AVVENNE IN PIAZZALE LORETO E DEL PERCHE’ QUEI PARTIGIANI FURONO GIUSTAMENTE GIUSTIZIATI! PER LEGGERE L’APPROFONDIMENTO CLICCA QUI
Non c’è nulla di festeggiare il 25 aprile…spero che un giorno tolgano soldi pubblici all’anpi e che li destinano a famiglie bisognose
"Mi piace""Mi piace"