LA JIHAD VINCE
Oriana Fallaci: “Se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.”
Nel 2017 e per la precisione il 6 giugno un attentatore musulmano aggredisce la gente per strada e ferisce dei poliziotti innescando una sparatoria sulla scalinata di Notre Dame. Farid Ikken il suo none, urlava a squarcia gola come allucinato che lo stava facendo per la Siria. L’uomo, persona insospettabile, dottorando in giornalismo, ferito sulle scale da colpi di arma da fuoco e trasportato in ospedale, dichiarerà poco dopo di appartenere al califfato. Nel suo appartamento viene qualche giorno dopo ritrovato il materiale video del suo giuramento all’Isis. Furono momenti di terrore per oltre 900 persone, fedeli cristiani che in quel momento si trovavano all’interno della cattedrale. Ore con le mani alzate, mente la polizia cercava eventuali complici tra loro.
Nel 2016 altre 5 jihadiste ci avevano provato a colpire Notre Dame. Risultarono poi collegate a Rachid Kassim, jihadista francese che combatte in Siria con l’Isis. Volevano farsi esplodere e diventare martiri della jihad portando con loro più cani infedeli possibile. Erano tutte figlie di famiglie per bene, iscritte alle università, ragazze apparentemente normali, ma tutte e 5 avevano giurato fedeltà all’Isis. Una di loro ieri è stata condannata ad 8 anni di carcere. Ines Madani è il nome della giovanissima aspirante kamikaze francese. Fu lei a dare fuoco a un’auto piena di bombole di gas nei pressi di Notre-Dame per distruggerla invocando la frase di rito “Allah hu akbar”.
La realtà di oggi e di queste ore mentre si consuma il dramma è dunque a dir poco chiara se non palese. Notre Dame de Paris non è solo una cattedrale maestosa, non è solo una meraviglia architettonica al centro della città. Notte Dame è un simbolo della storia e della Francia, ma anche e soprattutto della cultura occidentale, un simbolo della religione cristiana che oggi brucia mentre nel cuore del mondo islamico un Papa si inginocchia in atto di sottomissione per baciare le scarpe ai loro politici. Una vergogna inaudita che ha suscitato enorme disapprovazione tra i fedeli di tutto il mondo occidentale. E’ anche vero però che nessun giornale ricollegherà mai tutti questi fatti tra loro, non è mai bene per il politicamente corretto mostrare quel filo conduttore che apre al lettore una visione completa sul vero scenario.
Così Notre Dame brucia e noi non possiamo fare altro che restare a guardare mentre il mondo ISLAMICO è in festa. Si leggono commenti di gioia mista ad esaltazione religiosa sul profilo Fb di Al-Jazeera Channel, non c’è bisogno che vi dica che tutti i commenti provengono da account con nomi musulmani. Un segno semantico che certifica che l’attacco alla nostra civiltà occidentale è iniziato come era previsto e Oriana Fallaci ci aveva avvisati. Il nemico è tra noi, ed è persona insospettabile, forse, chissà, anche un vostro vicino di casa, o magari un vostro amico, la vostra stessa fidanzata o fidanzato. Di loro, non saprete mai la verità, non saprete mai qual è il loro vero intento e che cosa stanno tramando. Non lo sapevano nemmeno gli amici più intimi di Ines Madani, né quelli di Farid Ikken e di tanti altri che hanno compiuto stragi in occidente inneggiando ad Allah.
E di Notre Dame che dire di più, alla fine ce l’hanno fatta. Hanno vinto!