Fonte: Il Primato Nazionale
Roma, 11 aprile – “Pamela tossica”. Questo dice la scritta infame apparsa ieri sul muro della scuola elementare IV Novembre di Macerata, poco distante dal luogo in cui venne barbaramente uccisa Pamela Mastropietro, la 18enne romana stuprata, assassinata e poi trovata a pezzi in un trolley. Un vile sfregio alla sua memoria di chi ancora si ostina a parlare di integrazione e multiculturalismo nel nostro paese. Uno sfregio che non ha intaccato minimamente la calma e la compostezza dei parenti della giovane ragazza, che si sono limitati a commentare in un post su Facebook:
“Qualcuno forse si sta innervosendo per quello che è venuto fuori durante il processo e per quello che ancora dovrà essere svelato. Al di là della scritta idiota, su cui ci auguriamo, da una parte, che vengano svolte le doverose indagini, dall’altra che intervenga il mondo politico, locale e non, in maniera trasversale, al fine di condannare l’imbecille gravità ad essa sottesa, noi andiamo avanti. Fino alla fine. Per Pamela, per l’Italia, per tutta la brava gente”.
L’azione di CasaPound
A cancellare la scritta infame ci hanno pensato i ragazzi militanti di CasaPound Italia che ieri sera, armati di spugnette e solventi, si sono recati sul luogo della scritta e l’hanno cancellata completamente. Il loro commento:
“Risaputa è la meschinità di questa gente, che non sapendo come affrontare neanche un confronto civile con i vivi, giornalmente se la prende coi morti!“, si legge in una nota sulla pagina Facebook di CasaPound Macerata, – poi lo sfogo continua – “In tutto ciò ci troviamo a dover condannare per l’ennesima volta questa amministrazione comunale, che come sempre davanti a opere del genere (scritte ovunque su muri pubblici e privati della città) non dice una parola di condanna verso questi “elementi” e non si adopera per mantenere un minimo di decoro urbano”.
La risposta dei parenti
La risposta dei parenti di Pamela non si è fatta attendere:
“Ringraziamo i ragazzi di CasaPound per aver cancellato la scritta offensiva nei confronti di Pamela e di tutta la gente di buon senso”, si legge sulla pagina La voce di Pamela Mastropietro, “colmando – dispiace constatarlo ancora una volta – le lacune di chi, probabilmente, lo avrebbe dovuto fare istituzionalmente“. E concludono: “
Quanto accaduto, dimostra, ancora una volta, dove sia il bene e dove sia il male e, con dispiacere di qualcuno, la parte politica che dimostra civiltà e quella che, con la sua inerzia e silenzio assordante, conferma la sua pochezza.
Il mio personale commento alla vicenda:
“Personalmente trovo strano che di personaggi del calibro di Carlo Giuliani o Stefano Cucchi non siano mai apparse equivalenti scritte sui muri. Eppure quelli erano tossici veri, il secondo poi era anche un rinomato spacciatore, un venditore di morte come li chiama il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Al primo, nell’ottobre 2006 il gruppo di Rifondazione Comunista aveva dedicato l’aula sede del proprio ufficio di presidenza al Senato, al secondo, “gli amici 5 stelle” vorrebbero addirittura dedicare una Via o una Piazza.
E’ proprio vero che l’intellighenzia del politicamente corretto non c’è solo nei salotti buoni dei talk show dove blaterano le blatte radical chic, ma striscia anche nelle strade di periferia dove la menzogna supera la fantasia e la verità incontra il silenzio dell’ipocrisia.”
Ripostato il tua articolo “15 anni” su FB. Hanno eliminato anche tanti profili di dirigenti di Casapound.
Siamo in campagna elettorale. Hanno paura ed in sfregio alla Costituzione fanno come vogliono.
Continua così Ulisse
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