Nel 2017 accadde un fatto a mio avviso gravissimo. La strumentalizzazione del nostro tricolore per fini propagandistici alla cultura multietnica, alla intenzionale forzatura verso un’integrazione che agli italiani non interessa. La triade dei colori della nostra bandiera dovrebbe sempre racchiudere in se quel significato profondo che ha guidato le gesta eroiche di migliaia di italiani che hanno speso la propria vita per difendere i confini di questa nazione e nessuno può rappresentare il nostro tricolore se non può rappresentare la storia del nostro paese. Men che meno se per il nostro paese la sua stirpe non ha fatto niente.
Per questo il nostro tricolore ricorderà sempre il valore di Dio, il valore della patria, il valore della famiglia.
Valori che lentamente sono stati intenzionalmente fagocitati dalle infami e vergognose politiche di sinistra nel corso della seconda metà del Novecento fino ad oggi. Tutto è stato intenzionalmente assoggettato al degrado culturale della cosiddetta post-modernità. La crisi generale che ci ha investiti è stata principalmente una crisi di valori, poi una crisi culturale, poi politica, in ultimo anche di tipo economica.
Ecco perché vestire di tricolore una ragazza islamica offende il nostro Dio, offende la nostra religione, la nostra cristianità, offende il valore di Patria ed il valore che rappresenta il principio di tutela della nostra sacra famiglia. Equivarrebbe a mettere tra le mani di un islamico un grosso crocefisso e ad invitarlo a gironzolare liberamente per La Mecca.
Vi garantisco che verrebbe preso a sassate dopo 5 secondi e poi arso vivo insieme al crocefisso che portava tra le mani. Qui da noi invece ci prostriamo, ci inchiniamo di fronte all’Islam e le più alte cariche dello Stato ringraziano tali gesti ipocriti.
Oriana Fallaci ci aveva messo in guardia sull’invasione islamica. Ci aveva avvertiti che avrebbero conquistato passo dopo passo ogni nostro simbolo e sotterrato la nostra cultura occidentale. E cosa c’è di peggio del vedere un Presidente della Repubblica Italiana che compiaciuto stringe la mano di chi vilipende il nostro tricolore?
Qual era il messaggio che si voleva inviare agli italiani in quell’occasione? Forse che anche questa ragazza è italiana? Che lei è come noi? Che lei ha i nostri stessi diritti? Ebbene no! Lei, come tanti altri che sono arrivati in Italia perché a certa politica e alle Coop rosse interessavano non sono affatto come noi, ma soprattutto non rappresentano affatto la nostra italianità. A nessun italiano avete mai riconosciuto 35 euro al giorno solo perché era un Italiano. Agli italiani avete tolto tutto, anche le speranze, anche i sogni pur di sostenere le politiche terzomondiste dettate da Bruxelles. Avete cancellato il valore di essere chiamati mamma e papà trasformando i genitori in numeri. Avete promosso le politiche di uguaglianza mentre un italiano non riusciva ad accedere mai ad una casa popolare perché prima di lui c’erano sempre gli immigrati. Avete distrutto nei cuori degli italiani l’idea di patria riducendoli a miseri vermi striscianti privi di nervo che credono solo nell’illusione di una proprietà privata che li rende ricattabili se non accettano di sottostare alle continue vostre vessazioni e all’imposizione di tasse e imposte.
Dio, Patria e famiglia, non si svendono, non si regalano, non si prestano per essere derisi e umiliati dalle più alte cariche istituzionali. Perché loro, per prime, dovrebbero averne più rispetto.
Io non lo accetto! Non lo accetto perché quel tricolore è il racconto della patria in cui siamo nati e per la quale i nostri avi hanno combattuto e questa ragazza straniera con quel tricolore non c’entra un bel niente!