Quante se ne scoprono ogni giorno. Sarà un caso, una coincidenza, ma quando accadono fatti scabrosi sono quasi sempre coinvolti personaggi di sinistra o del PD. E’ il secondo articolo che scrivo sulla Pezzopane, qui trovate quello precedente. Lo scrivo perché ieri, sulla bacheca di Grazia, la mia amica di Cremona, ho visto condiviso il post di Alessandro Maiorano. Un post che non ci andava di certo leggero accusando la Pezzopane di peculato. Io sono spesso scettica su Facebook, controllo e ricontrollo le notizie che girano, cerco se esistono fonti alternative che trattano lo stesso argomento e così sono incappata in varia robina. A quanto pare la Pezzopane è un personaggio già noto alla magistratura e con lei anche il suo boyfriend Simone Coccia Colaiuta, il noto personaggio tatuato dal quale l’ex senatrice si fa fare le coccole.
Da un articolo pubblicato il 13 febbraio 2017 sul sito di Fratelli D’Italia si scopre che l’allora Senatrice Pezzopane del PD Stefania Pezzopane risultava indagata a L’Aquila per il reato di concussione (Art 317 del Codice Penale: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria“…), ma, come al solito, nessuna testata giornalistica ha mai ritenuto opportuno pubblicare la notizia, seppur solamente per diritto e dovere di cronaca. A Fratelli D’Italia la soffiata perveniva da Alessandro Maiorano, il difensore civico fiorentino che solo qualche mese prima era rimasto vittima, secondo quanto accertato dalla Procura di L’Aquila, di un tentativo di truffa da parte di Simone Coccia Colaiuta.
Simone Coccia Colaiuta, rinviato a giudizio avrebbe dovuto comparire, in qualità di indagato, sul banco degli imputati, ma per questioni meramente di interesse televisivo, non poteva essere giudicato perché impegnato nel Grande Fratello condotto da Barbara Durso cara amica della Senatrice. Per ciò che concerne la Pezzopane, Fratelli D’italia dichiara che il reato per il quale era indagata la senatrice era legato ad una presunta appropriazione di denaro pubblico avvenuta ai tempi in cui ella era sia presidente del TSA, Teatro Stabile d’Abruzzo, sia Presidente della Provincia di L’Aquila. Dalle documentazioni della Procura di L’Aquila i fatti apparivano fondati e riguardanti una accertata donazione del mancato attore Gigi Proietti di 150.000 euro al Teatro Stabile d’Abruzzo. Una parte di quei soldi, circa 77.000 euro, non si capisce come né perché, pare siano stati prelevati dalla Pezzopane e versati sui suoi conti privati.
“Questo si chiama peculato” – urla Alessandro Maiorano che mostra addirittura le prove delle movimentazioni bancarie riguardanti i bonifici. La magistratura però, trattandosi di un Senatore della Repubblica Italiana avrebbe dovuto consultare la Giunta per le autorizzazioni del Senato, alla quale i magistrati sono costretti a fare richiesta per ottenere l’autorizzazione a procedere per un eventuale processo a carico della Pezzopane. Un processo a suo carico avrebbe comportato la sua impossibilità a ricandidarsi alle elezioni nazionali del 4 marzo 2018. Ma come vedete dall’immagine la Pezzopane si è ricandidata e per tal motivo, evidentemente, la Giunta per le autorizzazioni del senato ai tempi in mano al PD deve aver in qualche modo negato l’autorizzazione a procedere con il conseguente obbligo da parte dei magistrati a non procedere e dunque all’archiviazione del caso.
Alessandro Maiorano si dovrà mettere il cuore in pace? Si..! Ha ragione? Si..! I fatti da lui denunciati sono reali e consistenti? Si..! La legge è uguale per tutti? Si..! Siamo tutti uguali davanti alla legge? No..!!!