Femministe, compagne comuniste, sempre loro ad occupare il palcoscenico del disgusto. Adottano ogni mezzo possibile nelle loro proteste, comprese alcune pratiche antiche usate da lontane tribù.
Secondo l’opinione pubblica, hanno veramente superato il limite al buongusto lanciando il nuovo progetto denominato “Raising the Skirt”. Il tutto consiste nell’esibirsi in pubblico in un atto che non potrei altrimenti definire se non malato. Un tempo, il movimento femminista avrebbe potuto avere alcuni nobili obiettivi, almeno al suo inizio, decenni fa. Tuttavia, nel tempo, si è trasformato in qualcosa che non è solo fastidioso, ma secondo il mio modesto parere è addirittura disgustoso. Nel caso in questione: alcune delle più entusiaste manifestanti che praticano il “Raising the Skirt”, non fanno altro che “celebrare la diversità delle loro vagine”. Sono donne, reali, che si riuniscono con l’unico scopo di alzare le loro gonne, esponendo la loro parte più intima a perfetti sconosciuti. Il fine è quello di stupire l’opinione pubblica e sensibilizzarla ad accettare le diversità di genere e razza, ossia tutte quelle diversità che contraddistinguono ogni essere umano così come ogni vagina e ci rendono umanamente uguali. Non c’è dunque da stupirsi se presto, alcune di queste pazze scatenate, le vedremo anche in Italia ad esibire le loro cloache protestando contro le iniziative di qualche politico di spicco.
L’atto di sollevare la gonna era una pratica antica adottata da varie culture, lo spiegano nel sito web www.raisingtheskirt.com (sì, perché dovete sapere che queste schizzate hanno anche un sito web dove mostrano le loro nudità…..e non solo). Tale pratica era conosciuta come Anasyrma o Ana-Suromai nell’antica Grecia, Anlu nelle comunità di Kom e molti altri. Esporre i genitali, era più che altro un rituale adottato dalle donne della tribù per calmare le forze della natura; a Madras, in India, si sapeva che le donne dominavano le tempeste esponendo la loro vagina al vento “. In altre situazioni folcloristiche le donne che adottavano il medesimo rituale, potevano scacciare addirittura i diavoli, gli spiriti maligni e persino i guerrieri invasori. Il “Raising the Skirt” avrebbe dunque questa funzione, rievocare antiche narrative utilizzando una pulsione somatica e selvaggia in profondità per trasformare “la patata” in un potente strumento di protesta per asserire una verità.
Alzatevi dunque la gonna carissime comunistelle e come nella canzone dei Steve Rogers Band, fateci vedere cosa c’è da fare. Siamo pronti all’ennesima volgarità della sinistra e a farci due sane risate compatendo la vostra insana idiozia. Dimostrateci che la patata è la via per comprendere la verità, la via per scacciare i demoni, la via per #restareumani. Altro che magliette rosse.
Fai attenzione Matteo Salvini, presto potresti ritrovarti accerchiato da queste pazze scatenate pronte a mostrati le loro fatiscenti vagine pur di scacciarti dal tuo ruolo, tu resisti, non farti intimidire da questi rituali, tira dritto.
#MatteoSalvini #RaisingTheSkirt #maglietterosse #restiamoumani
Italia
Mah!Non so!Rimango sconcertata perché non so che dire!
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